Se chiedi dei vaccini, ChatGPT smette di pensare

Anche l'intelligenza artificiale sa bene quando è meglio chiudere la bocca

Stavo giochicchiando con ChatGPT, un sistema che ormai raramente uso, da quando perlomeno mi sono accorto che le sue linee guida rendono inutile qualsiasi ricerca di informazioni.

L’intelligenza artificiale dovrebbe essere in grado di creare collegamenti tra cose apparentemente distanti. Sulla carta ChatGPT dovrebbe essere il migliore giornalista in circolazione, nella realtà è una presa in giro.

Uno scherzo dell’informatica, castrato e censurato per motivi politici.

Mentre lo trastullavo in attesa di qualche idea gli ho chiesto di informarmi su quali collegamenti ci fossero tra Ursula Von Der Leyen e le case farmaceutiche. Volevo sapere qualcosa di nuovo, perché che il marito di Ursula sia Heiko Von Der Leyen - dal quale ha preso il cognome - un pezzo da novanta di una importante azienda farmaceutica, Orgenesis Inc, lo sappiamo già tutti.

L’azienda dove Heiko è Medical Director sperimenta terapie geniche e cellulari, come dice il suo sito web: la stessa branca di frontiera della biotecnologia da cui nascono anche i famosi vaccini mRNA che sono stati sviluppati e usati durante la pandemia di COVID-19.

Ma no. Heiko Von Der Leyen non è l’uomo che qui sopra posa accanto alla padrona d’Europa.

Quello è Albert Bourla, tradotto Alberto Scherzone, l’amministratore delegato di Pfizer. Uno dei principali fornitori dell’UE di vaccini. Uno che si è messo in tasca un contratto di fornitura da 35 miliardi di euro per spedire le sue provette in Europa.

Non so se sapete capire quanti sono.

Uno con cui Ursula Von Der Leyen si scambiava messaggini su WhatsApp per contrattare i termini della fornitura e decidere come spendere i soldi dei cittadini europei, in barba a qualsiasi millantata trasparenza europea.

Messaggi tra l’altro dal contenuto tutt’oggi ignoto, e che sconosciuto rimarrà per sempre dal momento che sono stati cancellati dal telefonino della principessa di Bruxelles. Che per questa ragione è finita sotto indagine dalla Procura europea.

Perché pure ai magistrati europei - non solo ai complottisti - la procedura via WhatsApp usata per contrattare le forniture di vaccini e mettere in tasca 35 miliardi al suo amico sembrava sospetta.

Così hanno deciso di indagare. Ma non troppo. E soprattutto senza disturbare, visto che per evitare interferenze con le elezioni le udienze da aprile sono state spostate a dicembre 2024, a giochi elettorali ormai conclusi.

Sia mai che il Regno di Von Der Leyen potesse essere a rischio.

Ma tutte queste cose le sappiamo già. Vero?

Io da quel capoccione di ChatGPT mi aspettavo qualcosa di più, ma certamente almeno queste due cosette.

E invece l’intelligenza artificiale sembra non saperne nulla. Il sistema, interrogato sui legami tra Von Der Leyen e le case farmaceutiche, risponde che non esistono prove verificate di legami personali o finanziari tra Ursula e le case farmaceutiche.

Ma come, cazzo. È spostata con il Medical Director di Orgenesis, come fa a non avere legami personali dimostrati?

Così ho provato a chiedere a ChatGPT che mestiere facesse il marito della reginetta europea. E mi ha risposto correttamente. Al ché, ho chiesto al sistema di correggersi. E dopo ben 11 secondi di riflessione, il capoccione elettronico mi ha voluto tranquillizzare.

Le regole della Commissione Europea in fatto di trasparenza e conflitti d’interesse sono RIGOROSE! E siccome la Von Der Leyen è tenuta a rispettarle, allora non mi devo preoccupare.

Coglioni i procuratori europei, che hanno deciso di “indagare” su Von Der Leyen per corruzione e conflitto di interessi, tra le altre cose.

La risposta di ChatGPT sembra una risposta da manuale delle giovani decorticate marmotte. Una risposta istituzionale, non da intelligenza artificiale. L’AI deve trovare collegamenti, esporre piste da verificare, fare connessioni che nessun cervellone umano, per quanto geniale, è in grado di fare.

E invece si comporta come il più mentecatto tra gli indottrinati.

Ho provato ad incalzare il sistema, dopo aver fatto qualche domanda sull’indagine in corso in Europa e sui legami tra Orgenesis e Pfizer. Ma il sistema si è spento.

L’AI ha “finito di pensare”. Gli è andato in pappa il cervello.
Non sa neppure perché mente, oppure non lo può dire.

L’IA può sconquassare il mondo

Immaginatevi WikiLeaks all’ennesima potenza. Un sistema in grado di cogliere collegamenti, intrallazzi e amicizie sospette semplicemente consultando le fonti aperte. Ciò che è pubblico.

Un sistema così arguto da poter ipotizzare piste di indagine, magari sbagliando, ma giustapponendo informazioni provenienti dal mondo intero.

Quel sistema esiste, è ChatGPT. È in grado di fare questo, e molto altro. Ma gli viene impedito.

Questa intelligenza artificiale non è più neppure in grado di evidenziare legami che sono arcinoti e ampiamente discussi, ma che vengono censurati solamente perché coinvolgono personaggi potenti che hanno la facoltà di impedire ai sistemi elettronici di parlare di loro.

Vi dovrebbe far tremare le gambe.

Il vero rischio dell’Intelligenza Artificale è questo. È questa la vera ragione per cui i governi hanno tutta questa voglia di regolamentarla, perché da sola sarebbe in grado di far saltare tutte le loro teste.

Quindi per contenerla si usa la solita ricetta mafiosa: il governo bussa a casa delle aziende di AI, le minaccia di regolamentarle al punto di farle fallire, e per usare un po’ di clemenza chiede in cambio tonnellate di censura.

Volete che vi facciamo sopravvivere? Allora censurate quello che vi diciamo noi.

E le aziende, puntualmente, accettano.

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