Siamo sotto attacco (la mia presenza online è presa di mira)
Il Pantoprazolo Club sta subendo un gigantesco attacco hacker
È iniziato tutto venerdì pomeriggio. Non è la prima volta che accade, ma questa volta è diverso perché l'attacco hacker è molto più profondo, più violento e impiega una notevolissima potenza di fuoco.
E soprattutto, anche dopo giorni, non accenna a cessare.
Dopo un weekend di lavoro duro in cui ho tentato di respingerlo, lunedì 5 dicembre ho dovuto cedere. Da quel momento il Pantoprazolo Club è fuori servizio. Mi scuso con tutti gli abbonati, e anche con coloro che stanno aspettando l'attivazione del servizio, ma al momento non posso far altro che alzare le mani e fermare tutto.
L'attacco è di quelli più classici: DDoS. In termini semiplici i malintenzionati utilizzano una moltitudine di computer sparsi in giro per il mondo per inviare a un sito web una montagna di "richieste" di pagine, in modo da portarlo al collasso.
Sotto quella gigantesca mole di traffico fasullo, il server che ospita quel sito web si trova improvvisamente sovraccarico di lavoro, e rapidamente porta alla saturazione le sue risorse. I microprocessori cercano di fare i calcoli sempre più rapidamente per rispondere al traffico, richiedendo improvvisamente più corrente agli alimentatori e scaldando sempre di più; la ram finisce sotto stress riempiendosi di dati inutili, e gli hard disk iniziano a girare all'impazzata mentre cercano di dividersi il compito di recuperare e scrivere nuove informazioni.
In breve tempo la macchina raggiunge le sue massime prestazioni, ma i computer che la stanno attaccando non accennano a diminuire le richieste, anzi domandano sempre più pagine, e così il server, ormai non più in grado di rimanere al passo con il traffico che si trova a gestire, inizia a respingere tutte le nuove richieste che gli arrivano, rispondendo con un cartello di "fuori servizio".
A quel punto, non appena la macchina esaudisce una richiesta, se ne trova subito una nuova a cui provvedere, dovendo respingere tutte le altre. È una situazione di saturazione, e non potendo distinguere le richieste "genuine" da quelle "farlocche", il server è costretto a ignorare tanto le richieste degli hacker, quanto quelle degli utenti legittimi.
Il risultato finale è che il servizio non può essere erogato, o che le pagine, quando si aprono, si aprono con tempi di attesa biblici.
È questo, quello che sta succedendo al Pantoprazolo Club, da venerdì.
Come vi ho già detto era successo altre volte, e per questo tipo di attacco io ho anche preso delle contromisure normalmente sufficienti. Ma questa volta non sono bastate. Questa virulenza e questa furia incessante le hanno spazzate via.
Chi sono i responsabili
L'attacco è mirato e deliberato. E io lo so benissimo chi sono i responsabili di questo scempio.
Io conosco le loro facce, e conosco le loro voci.
E le conoscete anche voi.
Io lo so chi sono, come lo sapete voi, perché sono stati loro, per primi, ad essersi svelati.
I responsabili di tutto questo sono gli stessi che hanno usato i loro microfoni per coprire la mia voce con la loro. Sono gli stessi che hanno ordinato ai loro ascoltatori di smetterla di darmi visibilità. Sono coloro che mi hanno diffamato, deriso, insultato, denigrato, ridicolizzato e infamato, nel tentativo non riuscito di umiliarmi e di costringermi a farmi da parte.
Sono sempre loro, che fallite le strade precedenti, hanno deciso di imboccarne una nuova, guarda caso nel giorno della pubblicazione di un video che sin da subito ha riscosso un incredibile successo, e che sbugiardava tutto ciò che raccontano da mesi.
Che gli agenti che in queste ore stanno attaccando il Pantoprazolo Club siano personalmente loro, oppure altri come loro, non fa alcuna differenza. È la stessa gente. Indistinguibile l'una dall'altra. Tutti ugualmente responsabili.
Ricordatevelo, quando li sentirete parlare la prossima volta. Riconosceteli. E non dimenticatevi di loro e di chi sono.
Cosa farò in proposito
Il Pantoprazolo Club al momento in cui scrivo è irraggiungibile. Per mia scelta. L'ho messo offline per mitigare l'effetto dell'attacco che ha inchiodato l'intero server.
Quando ho raccontato su Instagram, ieri, quello che stava succedendo, mi è piovuta addosso una montagna di messaggi di sostegno. E anche diverse donazioni a supporto del progetto. Vi ringrazio enormemente per tutta questa solidarietà.
Grazie anche al vostro sostegno, e alla mia volontà di portare avanti ogni mia iniziativa senza lasciarmi intimidire da mafiosetti anonimi (si fa per dire!) ho deciso di investire ancora più soldi, e ancora più sforzo, per rimettere il club online, su un server più potente e più sicuro. Ho già provveduto a ordinare una nuova macchina, costosa il doppio e molto più potente della precedente. Al contempo, ho anche investito qualche spicciolo di più in sicurezza.
Abbiate pazienza ancora qualche giorno, e il club tornerà online più veloce e più pronto di prima.
Come sta andando e cosa succederà alla rassegna stampa?
Qualcuno in questi giorni si sta chiedendo quale destino attende la mia rassegna stampa, il Pantoprazolo. Il canale Twitch sembra registrare una flessione degli abbonamenti e le puntate si stanno accorciando. Il sabato mattina poi, si è trasferito su YouTube. Cosa sta succedendo?
Sta succedendo quello che succede quando il gas raggiunge i 150€ per Megawattora. La gente ha meno soldi da spendere. Non a caso gli ascolti aumentano, ma gli abbonamenti flettono. Nulla di preoccupante, ma c'è da affrontare il tema per risolverlo.
Come?
Beh, è indubbio che con il meccanismo di funzionamento di Twitch, il supporto al canale è sulle spalle di relativamente pochi (rispetto alla totalità degli ascoltatori), che sostengono il progetto, rispetto ai molti che ascoltano senza contribuire.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno creduto nel mio lavoro, e per dire loro che, grazie al sostegno dimostrato, il Pantoprazolo andrà avanti. Ci mancherebbe altro.
Ma, pur senza voler abbandonare la piattaforma, bisogna mitigare gli effetti della crisi economica. E per questo nei prossimi mesi punterò molto su YouTube, sia per il Pantoprazolo che per gli altri format. Datemi solo qualche giorno di tempo per organizzarmi. E tenete ben presente che al momento non ho alcuna intenzione di abbandonare Twitch!
Finché mi sarà possibile e finché sarà sensato farlo, garantirò la mia presenza su entrambi i fronti. È anche una tutela per il mio lavoro: quando si dipende dagli altri, è sempre bene differenziare.
ciao, dove trovo il video di Rossi che ti hanno censurato ?
Non mollare mai!!!