Trump in testa: la svolta negli Stati Uniti
La nazione si prepara a uno scenario insperato fino a poco tempo fa, una vittoria di Donald Trump non era prevista dal sistema e ora diventa possibile.
Chi lo avrebbe detto. Kamala Harris è talmente incapace, talmente inetta e incompetente che con quella risata da subnormale qual è ce l’ha fatta a bruciare tutto il capitale che il sistema di potere le aveva messo a disposizione.
Per farla vincere hanno fatto di tutto. Hanno atteso il momento giusto per candidarla “a sorpresa” rimpiazzando lo zombie della Casa Bianca; hanno mobilitato tutto il mondo dello showbiz e ogni giornale, compresi quelli “nemici” come Fox News. Hanno ricominciato a battere la grancassa del fascismo e del totalitarismo, cercando di ricreare lo spauracchio-Trump, pronto a riprendersi il potere con la forza e sottomettere il Paese a un regime di terrore.
Ma tutto questo non è servito. La Harris è così profondamente decorticata che è riuscita a gettare tutto alle ortiche. Kamala Harris è l’ingranaggio arrugginito e senza denti in una altrimenti micidiale macchina da guerra messa a punto in decenni di lavorio continuo.
Come abbiamo potuto scegliere una tragedia biologica come lei resta un mistero. Eppure dovrebbero saperlo che serviva trovare un compromesso tra lo scimpanzé che il sistema di potere avrebbe voluto installare alla Casa Bianca, con l’obiettivo di controllarlo a suon di lanci di noccioline, e il candidato almeno apparentemente-normodotato che serve per essere minimamente credibili di fronte al popolo.
Questa volta hanno puntato tutto sulla controllabilità del burattino anziché sulla sua credibilità. E rischiano seriamente di perdere le elezioni.
Perché a sorpresa Trump ha guadagnato davvero parecchio terreno, tanto che ora è in vantaggio in cinque dei sette swing states, cioè gli stati in bilico, quelli che decideranno per davvero il destino americano.
Alla Harris rimangono la non trascurabile Pennsylvania e il Nevada. Per ora.
Certo, sono dati da prendere con le pinze e tutto può ancora essere ribaltato, ma in ogni caso sono quelli. E aprono più che uno spiraglio di speranza per il bivio della storia che incontreremo il 5 novembre, giorno delle elezioni americane.
Tra sole due settimane.
Il terrore si impossessa dei Dem
Di fronte a questo scenario per loro apocalittico i democratici americani sono come un formicaio impazzito all’alba di un terremoto.
La situazione gli è sfuggita di mano e in gioco adesso c’è tutto, forse la sopravvivenza stessa del loro sistema di potere. Le mani intorno al mondo potrebbero scivolargli facendoglielo scappare e facendoli ripiombare indietro di vent’anni.
Una possibilità inaccettabile.
E i giornali, infatti, stanno già preparando il terreno. Politico titola: Lo scenario molto reale in cui Trump perde e prende comunque il potere.
Nel pezzo, un elenco di azioni che secondo il giornale Donald potrebbe intraprendere per instaurare la sua dittatura fascista: dalla contestazione formale del voto con “sperticate e inutili cause”, al tentativo di corrompere o rimpiazzare i grandi elettori.
Che è ciò che fecero proprio loro, i democratici, nel 2016.
Non ve lo ricordate? Dopo la vittoria di Trump alle elezioni di quell’anno, in attesa che il collegio elettorale eleggesse formalmente il presidente già scelto dal popolo, tutta la crème de la crème di Holliwood recitò un’accorata preghiera per chiedere ai grandi elettori di tradire il voto popolare eleggendo Hillary Clinton al posto di Donald Trump.
Roba da guerra civile.
Politico, oggi, insieme a tutti gli altri giornali del potere, svelano lo scenario a cui condurranno Donald Trump. Sicuramente le contromisure per fermalo prevedono brogli, conteggi alterati, voti fasulli, e sicuramente anche un nuovo assalto al collegio elettorale nel caso Trump dovesse davvero riuscire a ottenere la maggioranza degli elettori.
Teniamoci forte, questa volta ciò che fu fatto nel 2020 potrebbe non bastare. Questa volta gli americani sono più svegli e hanno visto fin dove il sistema si può spingere. E sono pronti a combatterlo.
Incrociamo le dita.
Speriamo per l'America e per il mondo 🌎 intero
Come sempre un ottimo lavoro un saluto, buon lavoro